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Passaggi in Jazz

Immagine: Jazz Night, acrilico su carta

L’inclemenza del tempo livella l’ansia del movimento.

Indica. L’indice indica.

A ritmo. Tum, tum, tum.

L’indice indica a ritmo.

La frenesia delle estremità, dei corpi.

Il calore cromatico, i freddi.

L’inclemenza del tempo livella l’ansia del movimento.

Un braccio alzato, una schiena prona, la chioma scossa.

musica e danza spazio off- bellarte-gramaglia-tiralongo

È il passaggio dalla stasi all’aspirazione.

Di movimento, di liberazione.

È una nota lunga. Una breve, sincopata.

L’inclemenza del tempo livella l’ansia del movimento.

La sincronia dei corpi, l’equilibrio del battito –

nel passaggio violento delle cromature, delle inspirazioni.

Sta. Nelle aspirazioni.

L’inclemenza del tempo livella l’ansia del movimento.

E il passaggio diviene ritmo, rito.

Unico battito a cui tendere.

 

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Immagini scattate in occasione dell’evento di Spazio OFF Musica e Danza (30/ 08/ 2020).

Arte che rilassa_ corso_noto

L’arte che rilassa

Motivate dall’idea di combinare le tecniche di rilassamento del training autogeno e la capacità catartica dell’espressione artistica, in collaborazione
con la Dott.ssa Martina Caruso, abbiamo ideato il corso

“L’Arte che rilassa: training autogeno e arte introspettiva”

Il corso è indicato per chiunque desideri migliorare il proprio equilibrio psico-fisico. Aiuterà, infatti, ad accrescere la comprensione di se stessi e delle proprie emozioni, a raggiungere uno stato di profondo benessere interiore e a gestire situazioni di stress, ansia e difficoltà.

E’ previsto un ciclo di sei incontri di gruppo che avrà luogo presso il Centro di Formazione per la danza contemporanea Spazio Danza (Noto, Sr).

Chiunque fosse interessato, potrà contattarci tramite:

mi scusi - ityart - indice questionante -

Mi scusi…?

Immagine: Excuseme?, ityart

Salve, scusi il disturbo ma avvertirei l’impellente urgenza di comunicare.

Forse sembrerà strano il condizionale ma, spesso, sono proprio le condizioni a stimolare le migliori espressioni. O così dicono.

A tal proposito, vorrei poter comunicare una certa urgenza o meglio, vorrei, con urgenza, poter comunicare di volere. Sì, volere.

E’ cosa nota e diffusa, per cui, eccomi qui.

In particolare, vorrei poter dire che volendo si potrebbe voler volare su liberi campi.

Vorrei poter aggiungere che il voler volare su liberi campi non causerebbe crampi e che il volo, funesto affatto, produrrebbe vorticose gioie.

A virtuosi e non.

Vorrei poter, inoltre e mio malgrado, evidenziare che chiunque vortichi verso i citati liberi campi non giungerebbe ai noti Elisi, salvo a saltar per franche vie. 

Perciò, nulla. Vorrei poter esclamare che il “voler volare” è cosa diffusa e che su “liberi campi” è cosa permessa.

Ampiamente. Vorrei.

Ahi noi. Vorrei ma non potrei. Non potendo, non dirò.

Ma, che si sappia, vorrei davvero.