“Ombre di sabbia” a La Bussola di Torino
Presentare un proprio lavoro non è semplice. Si passa dalle incertezze del trovare il luogo adatto e le persone giuste con cui organizzare, al tripudio di ansie e timori legato al vero e proprio esprimersi: riuscire a parlare senza incepparsi o dire assurdità o far ballare i tavoli per tremori incontrollati.
Per non citare l’esposizione in sé. Presentare un proprio lavoro significa esporsi, mettersi a nudo difronte a una platea e sperare. Sperare di essere ben accolti e, perché no, suscitare interesse in chi decide di dedicarci il proprio tempo.
Il 13 gennaio, Ombre di sabbia è stata per la prima volta esposta al pubblico e non avrei potuto immaginare compagni migliori o posto più adatto: la libreria La Bussola di Torino è di per sé un luogo di incanto (qui sono i libri a trovare chi è pronto a riceverli) e le persone che la rendono viva, gentili ed esperti timonieri.
In particolare, non smetterò di ringraziare Mauro Carretta che ha ideato e gestito la serata: insieme, siam stati “abbastanza lieti” (cit) di ‘proiettare’ le Ombre, scherzare tra noi e con il pubblico e parlare amabilmente di poesia, arte e creatività.
A far vibrare le Ombre ha poi pensato Andrea Rigo che, con le sue emozionanti letture, ha interpretato i miei testi rispettandone a pieno lo spirito.
Infine, non posso non citare chi ha partecipato alla presentazione: è stato un privilegio avervi in sala, poter interagire e osservare le vostre reazioni ed emozioni.
Grazie a tutt* e alla prossima!